mercoledì 10 dicembre 2014

Cibo Spirituale 1412

“Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto” (Lc 3,11)


Cari amici,

E’ vero che bisogna aiutare i fratelli con le cose materiali come una tunica, ma oggi, più che mai, servirebbe la parola:
“Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4,4)!

Vi offro questo mese ciò che ho mandato ad alcuni sacerdoti nella mia diocesi. L’articolo è un po’ lungo. Ma proprio perché c’è meno preghiera oggi che mai nella storia del mondo e della Chiesa, e che c’è più peccato che mai, anzi, l’indifferenza quasi totale, Satana ha più potere che mai di poter “mascherarsi come un angelo di luce” (2Cor 11,14)! Perciò uno dei miei motivi principali per scrivere è di aiutarci insieme ad aprire i nostri occhi per non cadere nelle belle bugia e gli inganni subdoli di Satana che ci portano alla nostra distruzione. La grande maggioranza delle persone oggi ha abbracciato la filosofia di vita più facile: “Occhio non vede, cuore non duole”! Ma se non si fa la “lotta tremenda contro le forze delle tenebre” (CCC 409) il cuore “duole” domani e dopo la morte per l’eternità.

Non credo che fosse per caso che quando Papa Giovanni Paolo II era chiesto verso la fine della sua vita di offrire un versetto da tutta la Bibbia per tutto il popolo di Dio, ha risposto senza esitazione: “LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI” (Gv 8,32)! Padre, “consacrali nella verità” (Gv 17,17)!

Ho messo questo email a questi sacerdoti sul Web, che si può trovare a:




Tanti Auguri di una Santa Natale con Gesù bambino Maria e Giuseppe! Date tanta gioia a Gesù Bambino per il Suo compleanno (non il nostro!) passando tempo con la famiglia davanti a Lui nel Tabernacolo con il Santo Rosario! Merry Christmas!

Don Jo (Joseph) Dwight

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Un’Esperienza di Vita:

Stavo tornando a casa da scuola quando vidi per strada una ragazza che piangeva disperata. "Che le sarà successo?", pensai. Senza esitare mi avvicinai a lei. Le chiesi come stava, se potevo in qualche modo aiutarla… Lei alzò lo sguardo e tra i singhiozzi cominciò a raccontarmi la sua storia. Quando era bambina aveva perso la mamma. Questo dolore era ancora così forte che pensava che la sua vita non avesse più alcun senso. Allora ho dimenticato i miei programmi per pensare solo a lei, per amarla e starle vicino. La conversazione è andata avanti e le ho raccontato di me. Anch'io, all'età di tre anni, avevo perso la mamma.

Col tempo avevo capito che la mia vita non si poteva fermare a questo dolore, perché avevo scoperto di avere un Padre, Dio, che mi ama immensamente. Questo amore ha riempito tutti i vuoti della mia vita. Le ho raccontato come cercavo di rispondere all'amore di Dio, amando a mia volta gli altri. La mia nuova amica era così felice che mentre mi salutava, ringraziandomi, sembrava un'altra persona.

Per me questo incontro imprevisto è stato molto importante. Ho visto che l'esperienza con Gesù, il nostro migliore amico, non solo mi aveva reso felice, ma mi dava la capacità di portare questa felicità agli altri.

Beatriz Estrela, Angola


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